INTERNI DI STILE SUL LAGO DI COMO

Photo by Brando Cimarosti / Project by Paola Favretto

Varcai il cancello di Villa Leonora per la prima volta in una splendida giornata di sole di quattro anni fa assieme ai mei clienti, una coppia residente a Londra. Ero stata coinvolta sin dall’inizio nella valutazione delle diverse proposte immobiliari che avevano selezionato, tutte dimore affacciate sula sponda occidentale del lago di Como.

Villa Leonora aveva incuriosito tutti noi per la sua collocazione e lo sviluppo del parco su due diversi livelli, ognuno caratterizzato da diversi punti di osservazione dello splendido panorama. Adagiata su una terrazza verdeggiante che domina il paese di Argegno ed il suo piccolo porticciolo, praticamente ai piedi della splendida Val d’Intelvi che porta al confine con la Svizzera.

Quel giorno però la qualità della luce che inondava gli ambienti affacciati al lago era speciale: la grande vetrata del living incorniciava un panorama davvero straordinario: come un immenso nastro d’acqua da nord a sud il lago si srotolava ai suoi piedi e vederlo fu per tutti un’emozione speciale.

La facciata esterna della villa, l’articolazione dei volumi e degli spazi abitativi interni come noi allora li visitammo, era stata definita circa venti anni prima, con una significativa opera di ricucitura del preesistente da parte della precedente proprietà.

Erano stati ricavati circa 400 mq su 4 livelli per 4 camere da letto e 5 bagni oltre alla cucina ed al living ma era rimasto allo stato originario uno spazio molto ampio all’ultimo piano, sotto la copertura del tetto a quattro falde.

L’ampio spazio tra i due fabbricati e l’antico campo da bocce era stato lasciato a prato e si presentava ai nostri occhi come la cornice ideale in cui si sarebbe inserita a buon diritto una piscina.

Accanto all’ingresso carrabile della villa una dependance di dimensioni confortevoli, due camere da letto, un soggiorno in vista lago ed un garage al piano seminterrato, un volume più anonimo e piuttosto datato e scoordinato rispetto al corpo principale della villa.

Il mio intervento ha ricevuto da subito delle direttive chiare: il recupero del sottotetto per ricavarvi una cinema Room ed una camera padronale con bagno, la creazione di una area fitness e di una sauna nella dependance, la riutilizzazione degli interni e la ristrutturazione dei bagni en suite, che progressivamente si è estesa ai bagni di tutto il piano notte che è stato riservato agli ospiti.

Gli interni della villa erano rimasti alla ristrutturazione di vent’anni prima; alcune scelte (come i serramenti  esterni e le alte porte interne laccate bianche) connotavano in maniera coerente e decisa gli ambienti, fornendomi un primo spunto di lavoro: abbiamo dunque deciso di cominciare dal restauro del parquet in Doussié per mitigare il suo tono acceso e potervi  abbinare una palette di colori desaturata : è stato scelto un grigio polvere alle pareti a contrappuntare il bianco dei soffitti che potesse  fare da sfondo ad un arredo contemporaneo dalle linee pulite.

La cucina è stata riprogettata con un’isola centrale ed un’altra parte operativa che affaccia sull’area esterna, sui tavoli del giardino, sotto il grande faggio. La sua finitura metallica è stata scelta per accompagnarsi al pavimento di ardesia che abbia voluto mantenere, il suo colore è cangiante e muta con il diverso orientamento della luce durante il giorno.

Nel living abbiamo voluto creare un focus sullo sfondo panoramico: la grande bow window affacciata al lago, orientata verso l’isola Comacina, regala in inverno un panorama affascinante, con le sue cime innevate. Il grande divano è orientato verso l’esterno, la TV è presente solo marginalmente, non determina l’orientamento delle sedute, in quanto all’ultimo piano è stata ricavata una ampia cinema room.

Nella zona giorno abbiamo scelto arredi dalle linee pulite in finitura laccata in diverse texture, lucide o più materiche che si abbinano al marmo Calacatta del grande tavolo ovale, una zona pranzo che è raddoppiata dall’effetto specchio che consente ai commensali che voltano le spalle alla vetrata di godere allo stesso modo dell’incredibile sfondo panoramico.

Abbiamo scelto di mixare ovunque pelli e tessuti di diversa pesantezza, una base di colori chiari e verdi che riprendono il piano del tavolo accentati da colori più decisi che rincorrono le grandi tele contemporanee (arrivate da Londra) che decorano le pareti della villa.

Nella suite sono stati mantenuti i due bagni separati. Sono stati progettati e realizzati su misura con rivestimenti uguali ma declinati in due nuances diverse che colloquiano con il blu profondo degli arredi della camera e della zona guardaroba adiacente che è stata realizzata su progetto.

Il grande letto a baldacchino ha linee pulite, con la testiera e la panca ai piedi in tessuto coordinato, ma è illuminato da dettagli più caldi e dalle finiture metalliche degli accessori. Un linguaggio che è stato mantenuto (rivisto negli abbinamenti di colori) anche per le camere che sono destinate agli ospiti. Un tocco di giallo zafferano illumina il corridoio che, come gli altri spazi del piano, sono stati volutamente resi più leggeri, restando più fluidi e in colloquio costante con la grande terrazza esterna.

Salendo l’ultima rampa di scale ancora ricordo il vecchio solaio, il tetto sostenuto da sezioni di muri di sostegno che di fatto impedivano lo sfruttamento ottimale dello spazio.

Ora vi ha trovato collocazione la cinema room, una stanza ampissima illuminata ora da  tre lucernari generosi che  portano diretta la luce del tramonto alle spalle della montagna e una prospettiva inedita sulla chiesetta di San Sisinio, alle spalle della proprietà; vederla apparire  durante i lavori perfettamente allineata al foro che avevamo realizzato è stata quasi un  regalo inaspettato che ha ripagato tutti del grande sforzo costruttivo per sostenere la copertura con una imponente struttura che si sostituisse alle murature che la dividevano e la puntellavano in origine.

Alle spalle della cinema room ora c’è la quarta camera matrimoniale con il letto immancabilmente rivolto al lago ed il suo bagno en suite. Uno spazio che tutta la famiglia  ama molto.

Dopo gli interventi puntali di restauro dei parapetti a colonne delle terrazze della villa degli elementi originali del secolo scorso che sono stati ricostruiti dai cementisti, ci siamo dedicati alla ristrutturazione della dependance, la cui facciata è stata completamente risanata e ristilizzata per coordinarsi al corpo principale della villa: al pianterreno abbiamo realizzato una sala fitness con la sua vetrata continua affacciata sul lago, un bagno e la sauna.

I lavori si sono susseguiti per diverse stagioni, abbiamo fatto in modo di consentire ai proprietari di utilizzare la villa nelle vacanze estive ed invernali.  L’ultima arrivata in ordine di tempo è stata dunque la piscina. Un progetto che ha richiesto molta attenzione per la natura del terreno in cui si andava a realizzare lo scavo e per il progetto in sé che avevamo concepito: un elemento sinuoso con grandi panche per poter ammirare la vista del lago ed un bordo a sfioro con cascata d’acqua. Internamente la sua realizzazione è stata altrettanto impegnativa, il rivestimento è stato realizzato su disegno impiegando lastre di grandi formati sagomate a laser e formati allungati e numerati che sono serviti al rivestimento delle parti curve. Il suo colore cangiante ai raggi del sole fa assumere all’acqua un riflesso scuro e discreto in sintonia con i colori del lago e della vegetazione del parco che la circonda.

La natura contemplativa di questa splendida villa affacciata sul lago di Como, la unicità dei uoi interni e la disponibilità della committenza nel supportare le nostre scelte ci hanno fatto innamorare di questo luogo. Un progetto che ha richiesto al nostro team molto impegno e passione. Passione che le immagini di questo blog realizzate dal fotografo Brando Cimarosti raccontano appieno.

Portanuova District

Un quartere a misura d’uomo

La torre dell’Unicredit vista dalla galleria di Piazza Gae Aulenti

Circa due anni fa, prima che la pandemia dovuta al covid sconvolgesse le nostre vite, un’importante società milanese che offre servizi di progettazione architettonica, Interior Design e Space Planning, mi ha commissionato uno shooting fotografico d’interni in un appartamento su più livelli situato all’interno della Torre Solaria, nel cuore del nuovo distretto milanese di Porta Nuova.

Piazza Gae Aulenti

Il lavoro poteva concludersi lì, ma insieme al cliente si è poi deciso di ampliare il progetto fotografico con una serie di scatti del quartiere che in qualche modo rendessero al meglio la natura moderna e poliedrica della zona.

Dopo una serie di sopralluoghi, in una bellissima giornata di sole, armato di tutta la mia attrezzatura, mi sono finalmente deciso a realizzare gli scatti definitivi. Ne è uscito un lavoro che, ancora oggi a distanza di due anni e in un contesto tornato finalmente quasi normale, mi pare che descriva al meglio questa realtà.

Bosco verticale

Gli scatti sono divisi per aree: Piazza Gae Aulenti, con le sue boutique, i suoi bar e le persone che ogni giorno si incrociano nella piazza; il Bosco Verticale, realtà iconica mondiale, con il parco Biblioteca degli Alberi che circonda i due palazzi; la Torre Solaria e il distretto di Portanuova, con le ville di recente costruzione; le piazze dedicate ai grandi architetti Alvar Aalto e Lina Bo Bardi; la parte bassa, con le sue passarelle i suoi saliscendi di scale, ombre e luci e infine la Stazione Garibaldi punto di arrivo di tutti i pendolari che ogni giorno raggiungono il capoluogo dalle più svariate destinazioni.

La Torre Solaria

Impresa di rigenerazione urbana senza precedenti, non ha solo restituito alla città di Milano uno dei suoi storici quartieri industriali in abbandono. Portanuova ha riaperto i suoi spazi alla comunità e la città al mondo. Con soluzioni architettoniche avveniristiche, ammirate e riconosciute in tutto il mondo per bellezza del design e sostenibilità.

Portanuova District

Portanuova si pone come un contributo culturale alla società e uno spazio aggregatore di esperienze e di relazioni. Uno spazio di condivisione, a disposizione di tutti. Un luogo di vita, di lavoro, di incontro per famiglie, ragazzi, sportivi, professionisti, turisti e semplici curiosi. Uno spazio pensato per la comunità, su misura non solo dei residenti e di chi vi ci lavora ogni giorno.

Il palazzo della Coima

Uno spazio vivo, “always open” verso la città e verso il mondo. Un organismo che, malgrado le sue altezze da record, non smette mai di crescere. Un po’ come tutti noi, vivi e in continua evoluzione, con nuovi progetti in cantiere.